Terremoto: “Qui Tutti Hanno Paura Del Big One, La Gente Mi Chiama E Piange”

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Maria Antonietta Di Gaspari, sindaco di Borbona, una piccola cittadina in provincia di Rieti, non usa mezze parole per commentare la relazione resa pubblica ieri dalla commissione grandi rischi: “Se è vero quello che dicono i paesi vanno evacuati altrimenti si sta costruendo una gigantesca tomba sui cittadini. La gente mi chiama chiedendomi aiuto, ormai c’è la paura diffusa di questo ‘Big One‘ (il sisma devastante, ndr). Siamo rimasti non più di 150 persone, la metà degli abitanti ha lasciato il paese dopo le scosse del 18 gennaio”- ha detto il sindaco.

Il sunto del documento inviato alla protezione civile parla di scosse di magnitudo 7 e dighe a rischio Vajont anche se invita i cittadini a non farsi prendere dal panico.

Le zone in cui potrebbe ancora verificarsi un terremoto di magnitudo fino a 7 sono quelle attorno alla faglia che corre da nord-ovest a sud-est, tra il Monte Vettore e il Monte Gorzano. Qui, prosegue la commissione, ci sono aree “che non hanno registrato terremoti recenti di grandi dimensioni”.

Le tre dighe sono quelle di Poggio Cancelli, all’estremità nord del lago di Campotosto, quella di Sella Pedicate all’estremità sud e quella di Rio Fùcino, al centro sulla sponda est. Proprio sotto a quest’ultima passa una faglia sismica attiva. “Ipotizziamo che sia capace di generare un terremoto di magnitudo 6.5-6.6” spiega Fabrizio Galadini dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia.

A Borbona si respira un clima surreale: “Qualcuno dorme in auto da giorni, altri si sono costruiti delle strutture provvisorie ma vivono davvero ai limiti. Due frazioni sono state evacuate nelle scorse ore”. E la protezione civile? “Finora non abbiamo visto nessuno”, racconta. “Ci hanno detto che le tensostrutture non si possono montare ma non mi chieda il perché”.

A pochi chilometri di distanza c’è Campotosto, un altro paese distrutto dal sisma e coperto anche da 3 metri di neve che sta mettendo in ginocchio l’intera popolazione. Ed ora come se non bastasse il terremoto e la neve, arriva anche l’allarme dighe. Altro comune con lo stesso problema è Leonessa. Qui il sindaco ha chiuso le scuole dopo ciò che ha rivelato la commissione grandi rischi.

“In questa situazione la Commissione dice sostanzialmente che ci sarà la fine del mondo: io non lo so se le mie scuole resistono alla fine del mondo e allora le ho chiuse”- ha dichiarato il sindaco.

Fonte: Today.it – La Repubblica