Il blitz è scattato questa mattina all’alba ed ha portato a 10 persone fermate (7 in carcere e 3 ai domiciliari) nel quartiere Secondigliano di Napoli.

Si tratta di 10 persone legate al clan camorristico della “Vanella Grassi” accusate di aver truccato partite del campionato di Serie B italiano.

L’indagine riguarda in particolare due partite: Avellino-Reggina 3-0 (durante le indagini è stata intercettata una telefonata nella quale si dice: “Dobbiamo mangiare tre polpette, abbiamo la pancia piena”) e Modena-Avellino 1-0 della stagione 2013-2014, il cui risultato è stato alterato dal clan.

Tra gli indagati oltre a Francesco Millesi, capitano dell’Avellino Calcio, risulta anche Armando Izzo, passato al Genoa quest’anno ed attualmente nel giro della nazionale italiana come possibile convocato agli europei francesi del mese prossimo.

Per lui una vera e propria doccia gelata ora che aveva conquistato la nazionale, dovrà chiarire la sua posizione ai magistrati.

Secondo gli inquirenti Antonio e Umberto Accurso, entrambi ritenuti esponenti del clan Vanella Grassi, avrebbero promesso 200.000 euro e poi consegnato materialmente 30.000 euro al calciatore Francesco Millesi, attraverso l’intermediario l’ex calciatore Luca Pini.

Millesi avrebbe utilizzato tale somma per corrompere altri giocatori e far terminare la gara contro il modena con il risultato deciso dal clan. Sulla partita gli Accurso avrebbero scommesso 400.000 euro, guadagnandone 60.000.

Per quanto riguarda l’altra gara Avellino-Reggina, Antonio Accurso è accusato di aver offerto 50.000 euro, consegnati sempre attraverso Luca Pini a Millesi che li avrebbe utilizzati per corrompere giocatori della Reggina e favorire la vittoria dell’Avellino sulla quale lo stesso Accurso aveva scommesso 400.000 euro guadagnandone 110.000.