Lo Stanno Per Giustiziare, Il Suo Ultimo Desiderio Ha Spiazzato Tutti

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Un detenuto condannato alla pena capitale in America, ha richiesto come ultimo desiderio prima di venire giustiziato una cosa che ha spiazzato tutti i presenti. Di solito le persone che vengono condannati a morte, prima di venire giustiziati, come ultimo desiderio richiedono di poter fare qualcosa che amano; c’è di chiede un ultima sigaretta, chi una birra, ma questo detenuto no, ha richiesto solo carta e penna.

Dopo essere stato accontentato, ha iniziato a scrivere e dopo alcuni minuti ha richiesto che quella lettera fosse recapitata a sua mamma. Ecco il testo della lettera che qualche giorno dopo è stata consegnata alla madre:

“Cara mamma, se mai fosse esistita realmente una giustizia, oggi non sarei giustiziato da solo, ma saremo in due. Sei la mia complice in tutto questo, anzi sei colpevole anche della vita che mi toglieranno. Ti ricordi quando ho rubato la bicicletta ad un ragazzino e l’ho portata a casa? Sei stata tu, che invece di sgridarmi, mi hai dato una mano a nasconderla per non farla vedere a papà.

E ancora, hai dimenticato quando ho rubato i soldi da quel portafogli? Anche lì sei stata mia complice, quei soldi li abbiamo spesi insieme. Ti ricordi quando, dopo aver litigato con mio padre, lui poi se n’è andato? Avevo copiato all’esame, avevano scoperto il mio imbroglio e avevano deciso di espellermi. Lui voleva che studiassi e credeva in me.

Invece di dargli ragione e punirmi, hai deciso di andare contro la sua rabbia, contro gli insegnanti e per questo mi hai privato della possibilità di imparare ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, mi hai indirizzato in un mondo di delinquenza.

Mamma non posso odiarti per questo, sei pur sempre mia madre. Io ero un bimbo vivace, crescendo sono diventato problematico e sono diventato quello che sono oggi: un uomo aggressivo ed intollerante.

Ero piccolo e non capivo la differenza tra giusto e sbagliato, avevo bisogno di qualcuno che mia indicasse la via, non di qualcuno che mi desse un premio anche quando sbagliavo. Ma ti perdono! Il mio desiderio è quello che tu faccia leggere questa lettera a tantissimi genitori, affinché nessuno ripeta questo errore. Perchè i genitori, con la loro educazione, sono responsabili di chi saranno i figli, nel bene e nel male.

ti ringrazio per avermi donato la vita ma anche per avermi aiutato a perderla.
Il tuo figlio delinquente”.

Non dimenticare mai:
Chi si rifiuta di punire il figlio, non lo ama. Chi lo ama non esita a sgridarlo. (proverbi 13: 24)
L’ istruzione è l’arma più potente che puoi usare per cambiare il mondo (Nelson Mandela)
Istruzione e rimprovero comincia nei primi anni dell’infanzia e durano fino a l’ultimo giorno di vita (Pitagora)
Educa i bambini, e non sarà necessario punire gli adulti (Pitagora)