Belen Rodriguez, Che Gaffe In Tv: “Le donne italiane? Lasciamo stare… Ecco cosa penso di loro”

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E’ sempre Belen Rodriguez l’ospite invitata nelle trasmissioni per cercare di risollevare lo share dei programmi. Dopo la visita nella casa del Grande Fratello Vip lunedì, la modella argentina ieri è stata ospite del programma di Paolo Bonolis “Chi ha incastrato Peter Pan”.

Come da copione del programma, Belen si è concessa alle domande dei bambini cercando di rispondere senza peli sulla lingua a quelle che erano le curiosità anche private che i piccoli protagonisti del programma hanno chiesto.

Tutto bene, fino a quando uno dei piccoli ha chiesto a Belen come mai lavorasse nella TV italiana e non in quella del suo Paese. La risposta è stata piuttosto contorta, tanto da esser sembrata offensiva per le donne italiane allo stesso Bonolis, costretto subito a precisare. Belen nel dettaglio ha infatti detto: “Lavoro in Italia perchè in Argentina ci sono già troppe belle donne”. Il conduttore di Chi ha incastrato Peter Pan? ha rimarcato come anche in Italia ci siano donne bellissime, tradendo un evidente imbarazzo. Un gaffe della quale la fidanzata del centauro Andrea Iannone si è accorta immediatamente, spiegando il concetto che avrebbe voluto esprimere.

Sulla pagina Facebook della showgirl argentina si sono scatenati moltissimi commenti, prevalentemente di critica, altri invece di difesa, sotto il post che annunciava la sua partecipazione a Chi ha incastrato Peter Pan?. “Belen tutto quello che vuoi ma hai toppato..lo credo che non lo pensavi altrimenti non l’avresti detto! Dovevi e potevi stare un attimo più attenta a ciò che hai detto..spero ti rifarai la prox volta! Ovviamente la bellezza è anche italiana e tu lo sai bene non solo argentina”, ha scritto una commentatrice.

Mentre altri hanno rimproverato la showgirl per aver rimosso i commenti più critici “Complimenti per aver tolto più della metà dei commenti,ovviamente tutti quelli con critica..alla faccia della libertà di parola!! Adesso cancella anche questo..meschino/a che non sei altro”.