Cannabis: la pianta dalle mille virtù

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Da diversi anni a questa parte, si parla sempre più di cannabis. Sulla scia di provvedimenti normativi come la Legge 242/2016, l’attenzione sulla pianta è aumentata notevolmente. La cosa non deve sorprendere dal momento che, quando la si chiama in causa, si inquadrano diverse proprietà interessanti. Quali sono? Scopriamolo assieme nelle prossime righe di questo articolo.

Alla scoperta dei benefici del CBD

Quando ci si concentra sulle virtù della cannabis, la prima immagine che viene in mente è quella del CBD. Questo principio attivo, il più famoso dopo il THC, è stato isolato per la prima volta negli anni ‘40. La comunità scientifica ci ha messo diverso tempo ad accorgersi della sua unicità. Ora, come si suol dire, non lo ferma più nessuno. Quando lo si chiama in causa, è infatti necessario rammentare i suoi benefici relativi al relax. Caratteristica che lo rende un punto di riferimento importante per chi ha bisogno di combattere l’insonnia in maniera naturale, si contraddistingue anche per proprietà antinfiammatorie e antidolorifiche. Secondo diversi studi, sarebbe in grado di bloccare la proliferazione delle cellule tumorali, in particolare quelle del seno.

I benefici del CBD sono tra i motivi per cui i numeri di chi compra cannabis online sono sempre più alti! Oltre alle proprietà elencate, è doveroso citare la sua capacità seboregolatrice. Non a caso, viene spesso utilizzato come ingrediente per prodotti cosmetici anti acne.

Tutte le proprietà dei semi

Una parentesi doverosa deve essere dedicata ai semi. Quando li si chiama in causa, tra le proprietà principali spicca la ricchezza in acidi grassi polinsaturi, peculiarità che li rende preziosi dal punto di vista dell’efficacia antiossidante e antinfiammatoria (aiutano anche a contrastare la proliferazione del colesterolo).

L’impronta sostenibile

Le virtù della cannabis riguardano anche il suo impatto sulla natura. In un periodo che ci vede sempre più proiettati verso l’attenzione alla sostenibilità, questa pianta è a dir poco interessante. Come mai? Innanzitutto perché è nota come pianta resiliente, capace cioè di crescere in contesti che risulterebbero ostili ad altre specie. Questo si traduce in una riduzione notevole del consumo di suolo, una problematica con la quale i Paesi occidentali si scontrano da tempo. Inoltre, rispetto ad altre fibre tessili – p.e. il cotone – richiede molte meno risorse idriche. Da non dimenticare è altresì la sua capacità di purificare il suolo dai metalli pesanti.

Un altro aspetto da considerare riguarda il fatto che, nel suo ciclo di vita, la cannabis è in grado di assorbire una quantità molto alta di anidride carbonica. Come non ricordare il fatto che, quando la si chiama in causa, si inquadra sempre una pianta frutto di processi di agricoltura biologica? Non c’è che dire: parliamo di un regalo a dir poco fantastico che la natura ci fa!

Si potrebbe andare avanti ancora molto a parlare dei benefici della cannabis. Come evidenziato da una ricerca condotta in Israele – per la precisione a Tel Aviv – il suo principio attivo più famoso, ossia il THC, sarebbe in grado, se somministrato in quantità ridotte, di proteggere il cervello, preservandone nel tempo la funzionalità. Utile anche per prevenire complicanze cardiovascolari nei pazienti obesi, la cannabis è una pianta che, come ben si sa, viene somministrata anche ai nostri amici animali.

Sull’onda della ricerca di rimedi naturali anche per la loro salute, diversi esperti di veterinaria hanno scoperto che il CBD – somministrato tenendo conto di dosaggi molto più bassi rispetto a quelli validi per l’essere umano e associato ad altri principi attivi naturali – è in grado di alleviare il dolore causato da condizioni come l’artrite reumatoide, ma anche di tenere sotto controllo le manifestazioni ansiose e la sintomatologia della sindrome abbandonica, un problema per tantissimi proprietari di pets.