Il Rettore Camilliano del centro di prima accoglienza per poveri ed emarginati “Casa Sollievo di San Camillo” di Acireale (Catania), il 44enne Vincenzo Duca, sarebbe fuggito via insieme ad una volontaria del centro dopo aver sottratto i soldi delle donazioni dalle casse della struttura.

A sporgere denuncia alla Procura della Repubblica di Catania nei suoi confronti sono stati i membri Camilliani per “una condotta appropriativa”.

Al rettore era stata affidata la completa gestione economica dell’ordine. La fuga sarebbe avvenuta qualche settimana fa insieme ad una volontaria, appartenente ad una delle famiglie più in vista della città. L’intenzione dei religiosi era di mantenere il più stretto riserbo su questa vicenda limitandola ad una scelta di vita personale, ma si sono visti costretti a sporgere denuncia quando si sono accorti che il Duca per la sua fuga aveva sottratto circa 30.000 euro dalle casse dell’ente.

Sono molto amareggiato. Posso comprendere le fragilità umane, ma sono amareggiato per questo gesto un po’ nascosto, di questo appropriarsi. Non è proprio per niente bello” – ha affermato il Vescovo della Diocesi di Acireale, Mons. Antonino Raspanti.

“Conosco bene il rettore – ha aggiunto Mons. Raspanti – perché a dicembre gli avevo affidato una serie di regali per fare un’asta di beneficenza. Sono andato con lui al pranzo di Natale con i poveri, però ero completamente ignaro di qualunque tipo di difficoltà da parte sua”.