Cosa vedere a Rossano e dintorni

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La Calabria è senza dubbio una regione splendida in grado di fornire ai turisti tutti gli ingredienti per passare ottime vacanze tra città da visitare, paesaggi naturalistici e luoghi d’interesse. Tra le innumerevoli località di questa regione, nello specifico oggi parliamo di Rossano, una località ricca di cose da vedere e sperimentare.

Indice

Dove si trova e come si presenta Rossano?

Rossano (chiamato molto spesso Rossano calabro per distinguerlo da Rossano Veneto) si trova in Calabria e, in particolare, in provincia di Cosenza. Si tratta di una frazione di più di 30.500 abitanti del comune di Corigliano-Rossano, istituito nel 2018 dalla fusione dei due comuni. Geograficamente, Rossano si trova situato nella fascia orientale della piana di Sibari, la pianura più grande della Calabria, tra la Sila e la costa ionica. Rossano si presenta come un territorio formato da terreni di diverse origini tra rocce, argille e sabbie per questo presenta diversi tipi di flora: dagli agrumeti e i frutteti, alle pinete vicino ai suoi 19 km di costa, fino ad alberi di quercia monumentali. Il clima si presenta particolarmente caldo nei mesi estivi e fresco nei mesi invernali.

Quali sono i luoghi d’arte e d’interesse da non perdere a Rossano?

La città di Rossano, chiamata anche La Bizantina per la concentrazione sul suo territorio di opere d’arte risalenti all’impero Bizantino, è una località davvero ricca di storia e arte, con tantissimi edifici che vale davvero la pena ammirare e visitare. È possibile iniziare ad esempio dalla splendida Torre Campanaria, situata in Piazza Steri e dove è possibile salire per ammirare un bellissimo panorama di Rossano e dei luoghi limitrofi. Poi la Torre Sant’Angelo, un antico edificio militare costruito nel Cinquecento all’interno del cui complesso mercantile è possibile vedere un fondaco perfettamente conservato, ovvero un edificio di origine medievale che ai tempi fungeva da magazzino. Il Faro Capo Trionto sul mare cristallino. Palazzo Madre Isabella De Rosis, il palazzo nobiliare in cui visse appunto Madre Isabella De Rosis, fondatrice dell’Ordine delle Suore Riparatrici del Sacro Cuore; è possibile entrare nel palazzo e visitare le numerose stanze caratterizzate dall’antico stile nobiliare. E ancora, Palazzo Amarelli; Palazzo San Bernardino; i siti storici della Porta dell’acqua e della Porta Rupa; il Monumento di San Nilo e il Monumento ai Caduti. E ancora le meravigliose vie del centro storico con importanti testimonianze storiche e artistiche.

Anche da un punto di vista religioso sono presenti edifici di culto che vale la pena visitare. Tra questi la Cattedrale di Maria Santissima Achiropita, il principale luogo di culto del paese dedicato alla Madonna Achiropita. Qui è possibile ammirare un famoso affresco proprio della Madonna Achiropita, mosaici a pavimento e un’importante struttura architettonica dalle decorazioni dorate e in pietra di Cipro. La Chiesa di San Nilo, voluta dalla principessa di Rossano Olimpia Aldobrandini, in onore della città che diede i natali a San Nilo. La Chiesa della Panaghia in onore di Maria Tutta Santa, che rappresenta una testimonianza dell’età bizantina di altissimo valore, con le decorazioni tipiche e alcuni frammenti di affreschi. Santa Maria del Pilerio, un piccolo oratorio in stile tardo-bizantino ricostruito sulle rovine di un’antica chiesa. L’Oratorio di San Marco, un edificio religioso cristiano del IX-X secolo, originariamente dedicato a Sant’Anastasia. Al suo interno si possono notare i resti di alcuni affreschi, mentre l’architettura appare ricca di simboli: le cinque cupole a tamburo rappresentano la Grazia di Dio, le tre absidi rappresentano la Trinità e le finestre bifore simboleggiano la natura umana e allo stesso tempo divina di Gesù.

A seguire troviamo anche la Chiesa di San Bernardino, la prima chiesa cattolica della città; un edificio in stile tardo-gotico con un portale ad arco acuto in pietra, che al suo interno presenta raffigurazioni bizantine, oggetti di legno intagliato, e il famoso sepolcro di Oliverio di Somma. La Chiesa di San Francesco di Paola, introdotta da un grande portale rinascimentale. La Chiesa di Santa Chiara, voluta dalla principessa di Rossano Bona Sforza d’Aragona. La Chiesa di San Domenico, che al suo interno conserva due altari barocchi e un organo a canne del Settecento. L’Abbazia di Santa Maria del Patire che, immersa nel verde delle colline di Rossano, conserva bellissimi pavimenti a mosaico arabeggianti, un abside in stile normanno e un antico portale di legno.

Quali sono le principali aree naturali di Rossano?

Oltre a monumenti, edifici e luoghi d’interesse storico e artistico, la città di Rossano presenta alcune aree naturali che è doveroso considerare. Tra queste troviamo l’Oasi naturalistica dei Giganti di Cozzo del Pesco, una riserva naturale situata nel cuore della Sila Greca al cui interno è possibile ammirare i Giganti del Cozzo del Pesco, ovvero castagni millenari che risalgono al XIII secolo piantati dai monaci dell’epoca. I monaci utilizzavano infatti i loro frutti per farne della farina per poi adoperarla in dolci o pane che utilizzavano per il baratto. Quest’oasi naturalistica per il suo valore e le sue particolarità, è protetta dal WWF dal 1998.

Inoltre, i 19 chilometri di costa di Rossano, permettono di godere di fantastiche spiagge e un mare cristallino nelle giornate calde e soleggiate. Tra le zone maggiormente consigliate troviamo Falò Beach, uno stabilimento accogliente dotato di ombrelloni, sdraio, lettini, e area bimbi attrezzata. Vi è anche la possibilità di pranzare in spiaggia con panini e insalate preparati in loco, e favorire, ovviamente, del meraviglioso mare calabro. Beach Club, altro stabilimento balneare attrezzato, con bar che offre buon cibo, aperitivi, e musica. Aqua Liquid Music, locale estivo sul lungomare di Rossano; il luogo perfetto per chi vuole divertirsi sorseggiando qualche drink con buona musica di sottofondo e il panorama del mare.

Anche se non è del tutto naturale come area, è doveroso citare anche l’Acquapark Odissea 2000 che, situato sulla meravigliosa costa ionica calabrese, offre l’avventura ai più spericolati e intrattenimenti rilassanti per chi vuole godere di più tranquillità. Un posto ideale per le famiglie che vogliono fare qualcosa insieme per la gioia di grandi e piccoli.

Quali sono i principali musei da visitare a Rossano?

Per gli amanti dei musei, Rossano offre anche la possibilità di visitare due musei davvero unici e originali: il Museo Diocesano e del Codex e il Museo della Liquirizia Giorgio Amarelli. Il Museo Diocesano e del Codex, situato al fianco della Cattedrale della Santissima Achiropita, ospita al suo interno l’opera di fama internazionale Codex Purpureus Rossanensis, un antichissimo evangeliario miniato greco del VI secolo di origine bizantina, nonché patrimonio dell’UNESCO. Secondo alcuni è l’evangelario miniato riguardante il Nuovo Testamento più prezioso al mondo. Inoltre, il museo conserva oltre duecento opere d’arte di varie epoche e natura appartenute a diverse chiese. Il museo, per chiunque voglia visitarlo, è aperto tutti i giorni tranne il lunedì.

Il Museo della Liquirizia Giorgio Amarelli, è invece un museo di impresa italiano che al suo interno espone tutti gli attrezzi utilizzati nella lavorazione, nella commercializzazione e nell’estrazione della radice di Glycyrrhiza glabra, da cui si ricava la liquirizia. In aggiunta a questo, sono presenti anche oggetti, abiti e manoscritti della famiglia Amarelli, produttrice da quasi tre secoli della liquirizia che prende il suo nome.

Quali sono i prodotti e i piatti tipici da gustare a Rossano?

Per una vacanza completa e totalmente appagante, è doveroso anche assaggiare i prodotti e i piatti tipici della località. A Rossano, in particolare, tra i primi piatti tipici troviamo i maccheroni al ragù; la pasta al finocchietto selvatico e le tagliatelle con i ceci. Come secondi piatti troviamo invece il baccalà con le patate; la gelatina di maiale; le girelle di bianchetto; le melanzane alla scapece; le polpette di melanzane; i broccoli rapa e salsiccia e i pomodori secchi sott’olio. Per quanto riguarda invece la tradizione dolciaria del luogo, troviamo prevalentemente i crustoli, dolcetti tipici soprattutto del periodo natalizio e gli scoratelli, dolcetti fritti preparati per occasioni speciali; e altri dolci tipicamente calabresi come la pignolata; le nepitelle; i mostaccioli; le nacatole; le crocette di fichi secchi; i cannariculi; la giuggiulena, dolce realizzato soprattutto durante il natale e il tartufo di pizzo. Quest’ultimo è il gelato calabrese per eccellenza: gelato alla nocciola con all’interno cioccolato fondente fuso e spolverato con cacao amaro.

Tra i prodotti tipici della zona di Rossano troviamo poi salumi come la soppressata, realizzata con le antiche tecniche della tradizione, e la ‘Nduja, un prodotto in realtà di tutta la Calabria che viene venduto in tutto il mondo. Formaggi come il pecorino crotonese; il caciocavallo silano; il pecorino del Monte Poro; il caprino della Limina; il pecorino del Pollino; e il pecorino dell’Aspromonte.

Tra i prodotti da forno troviamo invece il cuddrurieddru, tipico prodotto natalizio, un impasto a base di farina e patate a forma di ciambella che può essere farcito con alici salate, con provola, con olive schiacciate e salate oppure semplicemente con il miele per una versione dolce. Vi sono poi dei liquori e degli infusi tipici di questa zona e perfetti anche per fare qualche piccolo regalo al vostro ritorno. Tra questi l’amaro silano, un liquore di erbe ed essenze aromatiche sottoposte ad un processo di lenta macerazione. Questo liquore dal colore scuro ha un gusto dolce e mandorlato e un profumo davvero inebriante. Oltre a questo vi sono poi altri liquori digestivi, un usanza molto antica che nasce proprio dall’abitudine dei frati erboristi dei monasteri e delle abbazie locali, di studiare e utilizzare le erbe che avevano a disposizione.