Questa ragazza difficilmente dimenticherà l’esperienza che gli accadde qualche tempo fa quando lavorava come commessa in un negozio.

La ragazza racconta questo episodio di quando lavorava come commessa in un negozio di articoli per ufficio nel periodo in cui era ancora studente all’università. Lo faceva per racimolare qualche soldino.

Un giorno gli si presenta alla cassa una signora bionda altolocata in compagnia della figlioletta di 7 anni che con fare altezzoso appoggia tutti i suoi acquisti sul nastro e poi sventola una serie di buoni sconto.

La ragazza dopo aver passato tutti i prodotti si accorge che un buono sconto non era utilizzabile. Dopo averla informata, in maniera gentile ed educata, lei si irritò, dicendogli: ‘Vorrei parlare con il tuo superiore, non ho tempo da perdere con queste stupidaggini!’.

Così la ragazza fa un cenno al suo capo di raggiungerlo alla cassa, ma mentre la signora è in attesa lascia sfuggire una frase bruttissima rivolgendosi a sua figlia di 7 anni: ‘Vedi, tesoro? Ecco perché devi andare all’università e avere un’istruzione, così non finirai a lavorare alla cassa come lei!’.

La ragazza scoppiò in lacrime e si fece rosso fuoco. Ma in quel momento sopraggiunse il suo capo che chiese alla signora di ripetere ciò che aveva detto e lei continuò ribadendo che il cliente ha sempre ragione e che i buoni sconto quindi valevano.

Il suo capo iniziò a togliere dalla busta della signora tutti gli acquisti: “Cosa diavolo sta facendo?“, iniziò a urlare la donna. E lui, molto calmo, “Non permetterò che rimanga qui a prendersi gioco del personale. Le chiedo di andare via. Non vogliamo più fare affari con lei”. La signora si accorse della bruttissima figura che aveva fatto davanti agli altri clienti presenti e inizò ad andare in escandescenza.

Rimise in borsa tutti i buoni sconto e tirando via la figlia, lasciò il negozio urlando: ‘NON METTERÒ MAI PIÙ PIEDE IN QUESTO POSTO E CHIAMERÒ IL VOSTRO SUPERIORE PER FARVI LICENZIARE TUTTI, NON SAPETE CHI SONO IO!’. Il suo capo ridacchiò sotto i baffi e gli disse che poteva prendersi una pausa.

Che reazione, quest’uomo. Chi non vorrebbe avere un superiore come lui?!